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La storia della missione

La missione Red Bull stratos, potrebbe sembrare un colossale evento pubblicitario messo in piedi dal famoso energy drink.

Allora posso tranquillamente dirvi, che nel futuro se ne vedranno ancora di imprese del genere, pubblicizzate in questo modo. Il motivo è semplice: chi si è sempre occupato di imprese del genere, imprese che hanno a che fare con l'aeronautica e l'astronautica, sono sempre stati apparati statali o le forze armate. La stessa NASA, è la National Aeronautics and Space Administration, e lo stesso Joe Kittinger era un colonnello della USAF (United States Air Force). 
Visto che, le missioni spaziali e i tesi, sono molto costosi, si avvarranno sempre di più del contributo di aziende private, sia per quanto riguarda la ricerca, che per quanto riguarda la realizzazione dei mezzi, l'addestramento del personale, oppure semplici sponsorizzazioni, i loro bei marchi messi in bella mostra sulle tute degli astronauti o sulle navicelle spaziali, proprio come avviene nello sport.

A parte questa nota di carattere prettamente economico/finanziario, cerchiamo di capire da dove parte questa impresa.

Un progetto che parte da lontano

Per chi conosce Felix Baumgartner e le sue imprese sportive, sa che sono parecchi anni che nella sua mente "frullava" questa idea.

2005

E' infatti dal 2005 che, insieme alla Red Bull, ha incominciato a "gettare le basi" per effettuare un lancio in caduta libera dalla stratosfera. Un'impresa che avrebbe allargato i confini del volo umano.

Joe Kinìttinger (a sinistra) e Felix Baumgartner2007/2008

Nel 2007 si incomincia a recrutare il team che seguirà l'impresa e, si inizia a studiare come sarà strutturata la capsula. Nel 2008, Joe Kittinger si unisce al team. Nello stesso anno, la David Clark Company, azienda produttrice di tute spaziali, si accorda con il team per la realizzazione delle tute spazialo: questo è un momento molto significativo nella storia dei voli spaziali, perché è la prima volta che questa azienda produce questo tipo di equipaggiamento per un cliente diverso da un ente governativo. E' anche questo un segnale dell'ingresso degli enti privati nel campo dei voli spaziali.

2009

Nel 2009, Felix Baumgartner incomincia a provare la tuta spaziale per dei test che simulano l'elevata altitudine. Nel contempo, esegue numerosi lanci con in paracadute, sempre utilizzando la tuta, da un'altitudine di 27.000 piedi (8.200 metri circa). Altitudine dalla quale i lanci col paracadute devono essere effettuati utilizzando le bombole ad ossigeno. Inoltre si testa la tuta e si "misurano" gli ingombri e i relativi impedimenti nei movimenti che essa comporta (in genere le tute spaziali pressurizzate vengono utilizzate nello spazio per le attività extraveicolari, dove vengono effettuate operazioni di manutenzione a parti meccaniche di satelliti, etc. dove non è certamente richiesto un grado di mobilità elevato, come quello necessario per una attività come il paracadutismo).
Nello stesso anno, il team si allarga con l'ingresso di nuovi componenti dello staff medico, per apportare miglioramenti a tutto quello che riguarda il lato medico/fisiologico della missione.

Baumgartner ha effttuato numerosi lancio da aerei ed elicotteri per studiare come reagiva la speciale tuta durante la delicata fase della caduta libera

2010

Felix Baumgartner ottiene, dalle autorità americane, la licenza per condurre i palloni aerostatici

Vengono condotti i primi test nella galleria del vento. tali test vengono effettuati da Felix Baumgartner equipaggiato con la speciale tuta.

2011

Vengono effettuati i test sulla speciale capsula, la quale viene omologata per poter condurre un essere umano ad una quota di 121.000 piedi. Nel mentre, Felix Baumgartner intensifica la sua preparazione. Preparazione che non è solamente fisica, ma anche psicologica e tecnica, per studiare nei minimi dettagli le fasi dell'operazione.

Il team che seguirà Felix nell'intera missione è al lavoro per studiare nei minimi dettagli le procedure da seguire. Nessun essere umano si spingerà così lontano, ed è bene preparasi e simulare tutte le possibili condizioni.

2012

La capsula danneggiata dopo l'impattoViene deciso che il sito di lancio sarà Roswell, nello Stato americano del New Mexico. Il New Mexico è uno stato degli Stati Uniti Sud-occidentali. E' uno degli stati meno densamente popolati dell'intera nazione. Roswell è una località molto celebre in quanto, si suppone che, nel periodo compreso tra giugno e luglio del 1947, sia precipitata una astronave con tanto di alieni a bordo. Si ritiene che, le autorità americane, abbiano condotto delle verifiche sui corpi degli alieni, tra le quali degli esami autoptici, dei quali girano ormai da anni dei presunti video documenti. Ovviamente è ancora tutto un segreto, nessuno ha mai rivelato la verità ufficiale.

Viene testata l'attrezzatura senza esseri umani a bordo. L'esito positivo certifica che l'attrezzatura è idonea al trasporto di esseri umani.

Viene condotto un primo lancio di prova: Felix Baumgartner sale a 71.615 piedi (21.828 metri) ed effettua un lancio in caduta libera.

Il secondo lancio test viene condotto in luglio da un'altitudine di 97.063 piedi (29.584 metri). La velocità raggiunta da Felix Baumgartner in caduta libera è do 864 km/h.

Purtroppo la capsula, durante il ritorno sulla superficie terrestre, subisce delle deviazioni. Si trova così a toccare il suolo non nel punto prestabilito, ma su di un terreno collinare, ricco di rocce le quali la danneggiano in maniera molto grave. Saranno necessari lunghi lavori di riparazione per poterne ripristinare l'efficienza e l'idoneità al volo.

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