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Gli effetti del digiuno

Può capitare di sentir parlare di digiuno. Qualcuno che, per dimagrire, oltre alle "diete da giornale", vuole provare la via della totale mancanza di cibo, forse perché così spera di accelerare il suo processo di dimagrimento.
Oppure molti pensano che, attraverso il digiuno, oppure attraverso un digiuno parziale, ad esempio mangiando solamente della frutta o della verdura per uno o qualche giorni, il suo organismo possa disintossicarsi.

Ma, che cosa succede nell'organismo durante il digiuno. E digiunare, aiuta veramente a disintossicarsi?

L'organismo e il digiuno

Il corpo umano abitualmente affronta, e lo fa senza alcun problema, il digiuno notturno. Durante il sonno, per parecchie ore, non diamo all'organismo assolutamente nulla, nemmeno una goccia di acqua.
Ma durante il sonno l'organismo non ha bisogno di nutrienti, molte funzioni corporee sono in stand-by, il metabolismo rallenta di molto, il consumo energetico è limitato solamente al mantenimento delle funzioni vitali, peraltro rallentate.

E' il digiuno prolungato ad essere dannoso per la salute, perché l'organismo non riceve i nutrienti necessari per vivere.

Quando si digiuna, infatti, l'organismo deve comunque trovare i nutrienti necessari per svolgere le sue funzioni: ha quindi bisogno di molecole per produrre energia, e per la costruzione dei tessuti e di tutte le sostanze necessarie allo svolgimento delle proprie funzioni (produrre ormoni, succhi gastrici, etc etc).

Il digiuno e i carboidrati

Quando l'organismo esaurisce il glucosio nel sangue e il e glicogeno muscolare ed epatico (il glicogeno è un polimero del glucosio, un carboidrato di riserva contenuto nelle cellule muscolari ed epatiche degli esseri viventi del regno animale), l'organismo incomincia a consumare i grassi di riserva.
A questo punto, a tante persone potrebbe fare piacere!!! Si perché sono convinte di dimagrire.

Ma attenzione: se non si assumono carboidrati l'organismo, rimasto senza il carburante migliore, incomincia ad utilizzare i grassi come fonte energetica. Ma sappiate che:

  • i grassi non sono solamente "di deposito". I grassi sono anche i costituenti delle membrane cellulari, di alcuni ormoni, formano la "guaina isolante" dei nervi. Il grasso, inoltre circonda organi vitali quali fegato e reni formando un cuscinetto protettivo;
  • l'unico carburante che il cervello è in grado di utilizzare sono gli zuccheri. Quando essi sono esauriti e l'organismo utilizza i grassi per ricavare energia ci si sentirà annebbiati, spossati, rimbecilliti, proprio perché al cervello manca il suo carburante.
    L'organismo può comunque ricavare gli zuccheri dai grassi attraverso un processo lento e dispendioso.

Il digiuno e le proteine

Per quanto riguarda le proteine, l'organismo umano non è in grado di produrle partendo da carboidrati e grassi. Si, perché le proteine sono composti quaternari, cioè formati da atomi di idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto. I grassi e i carboidrati sono composti ternari, formati solo da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno: manca l'azoto.
E' quindi possibile ottenere carboidrati dalle proteine, ma non proteine da carboidrati e grassi.

Se la dieta è povera o totalmente carente di proteine, l'organismo è costretto a "mangiare" i propri muscoli, a demolire il tessuto muscolare, per ricavare gli aminoacidi necessari alla produzione di altre proteine, come ad esempio gli enzimi, alcuni ormoni, proteine tissutali, assolutamente necessarie per espletare funzioni vitali.

    Con un digiuno prolunga si può anche rischiare di danneggiare il muscolo cardiaco (miocardio) e gli organi quali fegato e reni, mettendone a rischio le proprie funzionalità (si riducono di dimensione).

    Quando si protrae nel digiuno, è l'ipotalamo che induce questo consumo di tessuti organici per procurarsi l'energia necessaria (attraverso il processo della gluconeogenesi). Aumenta anche la sensazione di fame.

    Restrizione calorica e digiuno intermittente

    Per quanto riguarda l'organismo umano gli studi sugli effetti del digiuno sono stati fatti su individui che praticano il digiuno per motivi religiosi.

    Praticando il digiuno intermittente, quindi non digiunando per lunghi periodi ma alternare di giorno in giorno digiuno a mangiare, si sono riscontrati situazioni favorevoli alla prevenzione di infarto cerebrale e infarto del miocardio.
    Sembra inoltre che il digiuno sia una pratica utile per limitare i livelli di colesterolo, trigliceridi nel sangue e per favorire la perdita di peso.
    Ma attenzione: i risultati ottenuti sono gli stessi che si ottengono grazie ad una corretta dieta dimagrante.

    Digiunare fa bene o male?

    Probabilmente, digiunare per uno o al massimo due giorni, non porta a conseguenze dannose in chi è sano.

    Le diete troppo restrittive, e quindi anche il digiuno, fanno mancare all'organismo quegli elementi importanti quali sali minerali, vitamine e nutrienti, essenziali che l'organismo umano non è in grado di produrre. Questo può indurre a gravi malattie.
    Di sicuro, vi farà perdere peso, ma la vostra salute ne risentirà. E' quindi probabile che riuscirete anche a dimagrire (che non è sinonimo di perdere peso), ma diventerete brutti.

    La giusta via per dimagrire rimane sempre la stessa:

    • ridurre l'assunzione di grassi, sopratutto di origine animale;
    • consumare al giorno cinque porzioni di frutta e verdura fresche;
    • bere acqua;
    • fare attività fisica.
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