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ALLENAMENTO - L'allenamento... è uno stress PDF  | Print |  E-mail

L'allenamento: uno stress

L'allenamento è un insieme di agenti stressanti. E' quindi uno stress.
Nel linguaggio comune la parola stress è associata a qualche cosa di dannoso per la salute, che a lungo andare porta a malattie anche mortali. Questo è vero, ma quando si parla di allenamento è opportuno fare delle precisazioni fondamentali.

Lo stress, è appunto la somma di tutti gli agenti stressanti che colpiscono l'organismo.
In ogni momento, anche senza rendercene conto, il nostro organismo è in lotta contro questi agenti stressanti i quali, possono essere di varia natura:

  • fisici (caldo, freddo, aria rarefatta, radiazioni);
  • chimici, farmacologici;
  • psichici (forti emozioni, spavento, rabbia);
  • batterici, virali;
  • altre tipologie di agenti stressanti.

 

L'agente stressante agisce sull'organismo il quale mette in atto dei meccanismi di autodifesa per non soccombere.
Questi meccanismi di autodifesa possono rispondere in due modi differenti:

  1. attraverso una risposta specifica per quel particolare agente stressante. Ad esempio quando la temperatura esterna è calda, cominciamo a sudare per raffreddare il corpo, quando fa freddo abbiamo i brividi (determinati dalla contrazione involontaria dei muscoli scheletrici con lo scopo di provocare calore), un agente chimico sulla pelle causa irritazione, arrossamento, ecc.;
  2. attraverso una risposta aspecifica o generica, la quale può presentare elementi comuni a più agenti stressanti.
La risposta, specifica o aspecifica, che l'organismo mette in atto per difendersi dagli agenti stressanti si chiama sindrome generale di adattamento

Le caratteristiche comuni della risposta aspecifica

La reazione comune per far fronte all'azione di qualsiasi agente stressante, è l'intervento delle ghiandole endocrine (sono quelle ghiandole il cui secreto finisce dentro l'organismo, differiscono dalle ghiandole esocrine il cui secreto finisce fuori dall'organismo, come nel caso delle ghiandole sudoripare). Le ghiandole endocrine, riversano nel circolo sanguigno delle sostanze chiamate ormoni.

L'agente stressate viene tradotto dal nostro sistema nervoso centrale in uno stimolo, un impulso elettrico che raggiunge l'ipotalamo. Dall'ipotalamo raggiunge la ghiandola ipofisi, la quale secerne l'ormone adreno-cortico-tropico che ha come bersaglio le cellule della corteccia surrenale, le quali secernono altri ormoni (adrenalina, noradrenalina, cortisolo).

Durante l'allenamento. Cosa succede?

Durante l'allenamento, il nostro organismo è bersagliato da parecchi agenti stressanti.

L'intero nostro organismo è coinvolto nella sua totalità, anche se in quel momento siamo impegnati ad eseguire un gesto che interessa solo un segmento corporeo: ad esempio, eseguendo in palestra con un manubrio una flessione dell'avambraccio sul braccio per sviluppare la muscolatura del bicipite non interessiamo SOLO il bicipite, ma TUTTO l'organismo, in modo particolare le ghiandole endocrine le quali sono sempre coinvolte.

 

ATTENZIONE: ALL'ORGANISMO NON DOBBIAMO MAI CHIEDERE TROPPOE' bene evitare di sovraccaricare eccessivamente le ghiandole surrenali. E' bene stare molto attenti a non sommare insieme diversi agenti stressanti, l'organismo non riuscirebbe a esprimere buoni livelli di performance. Ad esempio, quando si è influenzati è impossibile esprimerci al meglio nelle performance sportive (anche soltanto incominciarla sarebbe un problema). Oppure, quanto fa tanto caldo è difficile correre forte quanto in una fresca giornata. Non solo può peggiorare la performance, ma può provocare malori.
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